Tasse sulla casa: IMU, TASI e TARI

Dopo l’acquisto di un immobile, ecco presentarsi puntuali le tasse comunali e regionali relative ai servizi erogati: le famigerate IMU, TASI e TARI.

L’IMU (letteralmente Imposta Municipale Unica) è la tassa che ha sostituito l’Ici, l’Irpef e le relative tassazioni addizionali regionali e comunali calcolate sui redditi riferiti ad immobili e deve essere pagato dai proprietari di immobili o dai titolari di usufrutto, uso, abitazione e superficie, mentre dal 2016 le abitazioni principali sono totalmente esenti da Imu e Tasi anche per gli inquilini (prima era previsto un contributo per la Tasi . La TASI è il tributo comunale per i servizi Indivisibili con cui le amministrazioni locali sostengono le spese per l’illuminazione, la cura del verde, la pulizia delle strade e tutti gli altri servizi che vengono forniti in maniera uguale a tutti i cittadini. Tari è invece la tassa sui rifiuti e dal 2014 sostituisce la vecchia Tares.
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Vediamo nello specifico queste tasse obbligatorie per i possessori di immobili.

    1. IMU E TASI

      Partiamo dall’IMU che è – in pratica – l’imposta che devono pagare i proprietari di fabbricati, aree abbricabili e terreni agricoli; con esclusione dell’abitazione principale di residenza con cadenza semestrale entro il 16 giugno e con il saldo entro il 16 dicembre. Il valore di base per calcolare l’imposta è costituito dalla rendita catastale o dominicale (fabbricati o terreni), rivalutata e moltiplicata per appositi coefficienti. Le aliquote vengono fissate dal Comune, entro il limite massimo del 10,6 per mille. Sopra abbiamo scritto che il pagamento dell’IMU non viene pagata dai possessori di abitazione principale, ma dobbiamo specificare che questo non riguarda le abitazioni principali di lusso (classificate nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9), che invece sono assoggettate al pagamento di queste due imposte, Imu e Tasi.

      Parlando di abitazione principale, sottolineiamo che rientrano in questa categoria gli  immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnati ai soci che li adibiscono ad abitazione principale; alloggi sociali, casa coniugale assegnata con provvedimento giudiziale in sede di separazione o divorzio; unità immobiliare non locata in possesso di soggetti appartenenti alle forze armate, polizia, vigili del fuoco e personale appartenente alla carriera prefettizia. Sono, invece, esonerati dal pagamento dell’Imu e della Tasi le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari, soci assegnatari e la riduzione al 75% (quindi uno sconto del 25%) per gli immobili locati con contratti a canone concordato.

 

  1. TARI

    In vigore dal 2014, la Tari si pone in sostanziale continuità con i precedenti prelievi sui rifiuti (Tares, Tarsu, Tia) ed è finalizzata a coprire i costi del servizio rifiuti; è a carico dell’occupante dell’immobile, anche se non proprietario. La tassa è calcolata in base a parametri presuntivi, come la superficie, i componenti del nucleo familiare ed appositi coefficienti di produttività indicati nel metodo normalizzato (Dpr 158/99). Fanno eccezione gli enti che hanno attivato sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti, ma in tal caso si tratta di una tariffa corrispettiva di natura non tributaria. Il numero delle rate e le scadenze di pagamento sono determinati dai Comuni, che provvedono a inviare ai contribuenti i bollettini di pagamento.

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