Attestato di certificazione energetica: cos’è, come si fa e quanto costa

L’attestato di prestazione energetica cos’è

Il certificato energetico (anche definito ACE o APE) è un attestato che permette di ottenere ufficialmente tutte le informazioni e i dettagli relativi ai metodi di costruzione di un edifici, dal punto di vista del consumo energetico e dell’isolamento termico. Questo attestato deve essere redatto e siglato da un tecnico autorizzato, che dovrà prima effettuare un sopralluogo all’immobile e poi redigere il documento.
Naturalmente, come ogni certificato ufficiale, anche la certificazione energetica APE deve essere redatta, nel rispetto delle specifiche norme regionali, da un Soggetto Certificatore, ovvero di un tecnico abilitato – che può essere un geometra o un ingegnere – autorizzato da un ente competente estraneo alla proprietà, alla progettazione o alla realizzazione dell’immobile.
Questo tipo di certificato, infatti, viene rilasciato da un tecnico autorizzato (certificatore) dalla Regione di riferimento come, ad esempio, architetti, ingegneri, geometri, periti edili, cioè dei veri  professionisti iscritti obbligatoriamente ai rispettivi ordini.
cos'è l'attestazione di certificazione energetica

Una volta creato, il certificato di prestazione energetica deve essere registrato nell’apposito catasto energetico e vidimato per accettazione dal Comune di riferimento.

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L’attestato di prestazione energetica è obbligatorio e quando serve?

A stabilire l’obbligatorietà dell’APE è il decreto legge nr 63 del 04 giugno 2013, che mette in chiaro una situazione relativa all’attestato di prestazione energetica in sede di stipula del preliminare di vendita. Infatti, viene specificato che c’è l’obbligo di presentare il documento già nella fase conclusiva della trattativa di compravendita, specificando – nel preliminare di acquisto – l’indice energetico, dichiarando che la parte promissaria acquirente riceve copia del documento, mentre l’originale verrà consegnato in sede di atto notarile di compravendita.
Non a caso, l’APE è indicato tra i documenti necessari per vendere casa, di cui abbiamo già parlato.

Ma attenzione! Questo documento deve essere consegnato al conduttore anche in caso di locazione di immobile. Sempre lo stesso DL ha modificato i contenuti del DLGS 192/2005, decretando il passaggio dall’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) all’attuale nome di Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Quanto tempo dura l’APE e come si fa?

La durata dell’APE è sempre di 10 anni, ma va rinnovato in seguito ad eventuali ristrutturazioni dell’immobile e deve essere redatto sempre da un professionista abilitato, qualificato e indipendente, secondo quanto stabilito dal DPR 75/2013.

In cosa consiste il lavoro del certificatore dell’APE?

Dal punto di vista pratico, viene effettuata una analisi energetica dell’immobile, vengono valutate le caratteristiche delle murature e degli infissi, i consumi energetici della caldaia se a gas, la produzione di acqua calda, il raffrescamento (in caso di presenza di condizionatori) ed il riscaldamento degli ambienti, il tipo di impianto( se centralizzato o autonomo), eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile. In seguito a questo controllo energetico generale dell’immobile, il Certificatore compila il documento e rilascia il certificato firmato e timbrato, con la sintesi  delle caratteristiche energetiche dell’immobile. L’ APE va conservato con il libretto della caldaia.

Attestato di prestazione energetica: quanto costa?

Il costo di un attestato di valutazione energetica può variare sensibilmente da città a città e naturalmente anche in base allo studio professionale che certifica. Il costo solitamente si aggira intorno ai 150-200 euro, ma attenzione a non cadere nei tranelli delle facili promozioni a 50 euro (ce ne sono molti che addirittura fanno pubblicità, promuovendo l’Ape a 49 euro!), perché gli attestati dal costo troppo basso rilasciano sì un documento, ma non è il certificato ufficiale che serve all’atto della compravendita e quindi non ha alcun valore.

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